Archivio dell'autore: Sergio Baratto

Liberi tutti

Le atroci sofferenze della popolazione di Gaza non hanno giustificazione. Capisco che si possa essere rimasti traumatizzati dal massacro del 7 ottobre, e che quell’orrore abbia richiesto tempo e silenzio per essere metabolizzato (se mai è possibile metabolizzare un simile … Continua a leggere

Pubblicato in Polis | Contrassegnato , | 2 commenti

La colpa è delle vittime

C’è bisogno che ripeta cosa penso di Hamas? Che io debba specificare che non so cosa darei per vedere quell’aberrante organizzazione terroristica punita per tutto quello che ha inflitto sia agli israeliani sia ai palestinesi, per vederla cancellata per sempre … Continua a leggere

Pubblicato in Polis | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Gen X 3 – Red Falcon

Vuoi vedere che tutto discendedal mancato possesso di Red Falcon ai vecchi tempi quando i Micronautispaccavano i denti alle vetrine? Che tutto ’sto bordello è natointorno alla burella di quel lutto? D’autre part c’est sur le videqu’on fabrique sa propre … Continua a leggere

Pubblicato in Il lavoro della memoria, Poesia | Contrassegnato , , , , | Lascia un commento

Il mio giorno della memoria

Ho grande rispetto per il Giorno della Memoria. La data scelta, il giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, ha una valenza simbolica enorme: è il momento della presa di coscienza dell’orrore, la scoperta del baratro scavato dal … Continua a leggere

Pubblicato in Polis | Contrassegnato , , , , , , , | Lascia un commento

La somma delle sofferenze

Premessa. Sull’orrore, il silenzio e lo scrivere Sono rimasto a lungo, dopo i fatti del 7 ottobre, in uno stato di confusione e disperazione. Stavo male, non ero lucido mi sentivo impotente e strattonato da sentimenti contrastanti. Fare silenzio è … Continua a leggere

Pubblicato in Militanza, Pezzi grossi, Polis | Contrassegnato , , , , , | 6 commenti

El so fioeu el gh’ha l’asma, sciura

Ogni boccata d’aria è un premioper la mia gara solitariail fischio dei bronchiun virtuosismo incompresodiventerò un maestrodi canto anaerobico mi bastanole mie due canne d’organoun po’ di tenerezza eventualmenteuna pompetta di salbutamolo (2006, sempre attuale)

Pubblicato in Poesia | Contrassegnato | Lascia un commento

Gen X 2

Poveri stronzi siamo, amici miei, tutti fottuti noi del Settantatré, perfettamente al centro ovvero nel buco del culo della Generazione X, la prima puntata di Goldrake sul Minerva in bianco e nero, in cucina, odore di minestrone, tavolo di formica, … Continua a leggere

Pubblicato in Diario, Il lavoro della memoria | Contrassegnato , , , , , | Lascia un commento

Gen X 1

Va di moda parlare di generazioni, spopolano su TikTok i video in cui si confrontano gli atteggiamenti tipici delle varie generazioni, partendo dai boomer per arrivare alla Generazione Z. Ammesso che queste categorizzazioni e generalizzazioni sociologiche abbiano un senso al … Continua a leggere

Pubblicato in Il lavoro della memoria, Poesia, Scrivere | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Storia di un capodanno

Questa è la breve e veritiera storia di un capodanno di tanti anni fa. C’è questo ragazzo, che all’epoca ha diciannove anni. Oggi ne avrà molti di più, non sarà più un ragazzo, ma da qualche parte sul suo corpo, … Continua a leggere

Pubblicato in Il lavoro della memoria | Contrassegnato , | 5 commenti

Il 2024 impossibile

Poiché dell’anno che viene ho paura, penso che bisognerebbe giocare al rialzo, far impazzire la posta, chiedere tutto, chiedere l’impossibile, e chiederlo con quella disperazione così totale che per forza ti costringe a sperare. Perché cos’è la speranza se non … Continua a leggere

Pubblicato in Senza categoria | 1 commento